Autostima: cosa significa, perché conta e come misurarla
- PsicologoMio

- 6 nov
- Tempo di lettura: 5 min
L’autostima è il modo in cui valutiamo noi stessi: include i pensieri che formuliamo su di noi, le percezioni su come gli altri ci vedono e la fiducia nelle nostre capacità. Questa dimensione non nasce “fissa”: la nostra infanzia, la famiglia, le esperienze scolastiche e relazionali contribuiscono a costruirla. L’autostima può oscillare nel tempo e, come un muscolo, ha bisogno di essere allenata per restare in buona forma. Quando è sana aiuta ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo e resiliente; al contrario una percezione di sé troppo bassa può diventare un ostacolo negli studi, nel lavoro e nelle relazioni.
Come si manifesta un’autostima alta o bassa
Autostima alta – Le persone con buona autostima riconoscono i propri punti di forza e le aree di miglioramento; si sentono degne d’amore anche nei momenti difficili e affrontano le sfide con fiducia.
Autostima discreta – Chi possiede un livello discreto può avere momenti di insicurezza o autosvalutazione, ma dispone di una base sufficiente su cui lavorare.
Autostima bassa o molto bassa – In questo caso si tende a svalutarsi, a sentirsi invisibili o a credere di non essere all’altezza. È frequente sentirsi un fallimento o pensare di non meritare amore e rispetto.
Una scarsa autostima spesso nasce da esperienze in cui i nostri bisogni emotivi non sono stati ascoltati: critiche costanti, mancanza di sostegno, confronti con standard irrealistici o traumi possono minare la percezione del nostro valore. Questa condizione può portare a sintomi come ansia, depressione, evitamento sociale, difficoltà ad affermare i propri bisogni e a intraprendere relazioni soddisfacenti.
Il test dell’autostima: come funziona
Per avere un’idea del proprio livello di autostima esistono diversi strumenti psicometrici. Uno dei più diffusi è la Rosenberg Self-Esteem Scale (RSES), creata dal sociologo Morris Rosenberg nel 1965. La scala è composta da 10 affermazioni che valutano convinzioni positive e negative su di sé, ciascuna valutata su una scala a quattro punti (da “molto d’accordo” a “molto in disaccordo”).
Le dichiarazioni comprendono frasi come:
«Sento di essere una persona degna di apprezzamento, almeno quanto lo sono gli altri»;
«Sono convinto di avere buone qualità»;
«Sono in grado di fare le cose bene come la maggior parte della gente»;
«Ho un atteggiamento positivo verso me stesso/a»;
«In generale, sono soddisfatto di me stesso/a».
Le risposte fornite vengono convertite in un punteggio che va da 0 a 30. Punteggi molto bassi indicano una percezione di sé scarsa; punteggi medio-alti suggeriscono un’autostima sana o buona.
Attenzione: il test dell’autostima è uno strumento di auto-valutazione, non costituisce una diagnosi. Solo un professionista può interpretare correttamente i risultati e, se necessario, proporre un percorso di sostegno.
Migliorare l’autostima: consigli pratici
Oltre a svolgere il test, ci sono diverse strategie per rafforzare la fiducia in se stessi:
Coltiva l’autocompassione: parlarsi con gentilezza, riconoscere i propri errori senza giudicarsi e concedersi il diritto di sbagliare.
Sostituisci i pensieri negativi: quando emergono convinzioni come «Non valgo nulla», prova a sostituirle con riflessioni più realistiche («Sto facendo del mio meglio»).
Fissa obiettivi realistici: stabilire piccoli obiettivi raggiungibili e celebrarne i successi aiuta a costruire un senso di efficacia.
Circondati di persone supportive: relazioni positive rinforzano la percezione del nostro valore. Allontanati da chi sminuisce costantemente i tuoi sentimenti.
Prenditi cura del tuo corpo: alimentazione sana, attività fisica e riposo influiscono sul tono dell’umore e sulla percezione di sé.
Considera un percorso psicologico: lavorare con uno psicologo può aiutarti a comprendere l’origine delle tue insicurezze e a sviluppare un dialogo interno più positivo.
Fai il test dell’autostima
Se vuoi esplorare il tuo livello di autostima in modo rapido e sicuro, prova il test dell’autostima di PsicologoMio, basato sulla scala di Rosenberg. In pochi minuti potrai ottenere un’indicazione del tuo grado di fiducia in te stesso e, se lo desideri, potrai parlare con un professionista per approfondire il risultato.
Cosa significa avere autostima
L’autostima è il modo in cui valutiamo noi stessi: include i pensieri che formuliamo su di noi, le percezioni su come gli altri ci vedono e la fiducia nelle nostre capacità. Questa dimensione non nasce “fissa”: la nostra infanzia, la famiglia, le esperienze scolastiche e relazionali contribuiscono a costruirla. L’autostima può oscillare nel tempo e, come un muscolo, ha bisogno di essere allenata per restare in buona forma. Quando è sana aiuta ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo e resiliente; al contrario una percezione di sé troppo bassa può diventare un ostacolo negli studi, nel lavoro e nelle relazioni.
Come si manifesta un’autostima alta o bassa
Autostima alta – Le persone con buona autostima riconoscono i propri punti di forza e le aree di miglioramento; si sentono degne d’amore anche nei momenti difficili e affrontano le sfide con fiducia.
Autostima discreta – Chi possiede un livello discreto può avere momenti di insicurezza o autosvalutazione, ma dispone di una base sufficiente su cui lavorare.
Autostima bassa o molto bassa – In questo caso si tende a svalutarsi, a sentirsi invisibili o a credere di non essere all’altezza. È frequente sentirsi un fallimento o pensare di non meritare amore e rispetto.
Una scarsa autostima spesso nasce da esperienze in cui i nostri bisogni emotivi non sono stati ascoltati: critiche costanti, mancanza di sostegno, confronti con standard irrealistici o traumi possono minare la percezione del nostro valore. Questa condizione può portare a sintomi come ansia, depressione, evitamento sociale, difficoltà ad affermare i propri bisogni e a intraprendere relazioni soddisfacenti.
Il test dell’autostima: come funziona
Per avere un’idea del proprio livello di autostima esistono diversi strumenti psicometrici. Uno dei più diffusi è la Rosenberg Self-Esteem Scale (RSES), creata dal sociologo Morris Rosenberg nel 1965. La scala è composta da 10 affermazioni che valutano convinzioni positive e negative su di sé, ciascuna valutata su una scala a quattro punti (da “molto d’accordo” a “molto in disaccordo”).
Le dichiarazioni comprendono frasi come:
«Sento di essere una persona degna di apprezzamento, almeno quanto lo sono gli altri»;
«Sono convinto di avere buone qualità»;
«Sono in grado di fare le cose bene come la maggior parte della gente»;
«Ho un atteggiamento positivo verso me stesso/a»;
«In generale, sono soddisfatto di me stesso/a».
Le risposte fornite vengono convertite in un punteggio che va da 0 a 30. Punteggi molto bassi indicano una percezione di sé scarsa; punteggi medio-alti suggeriscono un’autostima sana o buona.
Attenzione: il test dell’autostima è uno strumento di auto-valutazione, non costituisce una diagnosi. Solo un professionista può interpretare correttamente i risultati e, se necessario, proporre un percorso di sostegno.
Migliorare l’autostima: consigli pratici
Oltre a svolgere il test, ci sono diverse strategie per rafforzare la fiducia in se stessi:
Coltiva l’autocompassione: parlarsi con gentilezza, riconoscere i propri errori senza giudicarsi e concedersi il diritto di sbagliare.
Sostituisci i pensieri negativi: quando emergono convinzioni come «Non valgo nulla», prova a sostituirle con riflessioni più realistiche («Sto facendo del mio meglio»).
Fissa obiettivi realistici: stabilire piccoli obiettivi raggiungibili e celebrarne i successi aiuta a costruire un senso di efficacia.
Circondati di persone supportive: relazioni positive rinforzano la percezione del nostro valore. Allontanati da chi sminuisce costantemente i tuoi sentimenti.
Prenditi cura del tuo corpo: alimentazione sana, attività fisica e riposo influiscono sul tono dell’umore e sulla percezione di sé.
Considera un percorso psicologico: lavorare con uno psicologo può aiutarti a comprendere l’origine delle tue insicurezze e a sviluppare un dialogo interno più positivo.
Fai il test dell’autostima
Se vuoi esplorare il tuo livello di autostima in modo rapido e sicuro, prova il test dell’autostima di PsicologoMio, basato sulla scala di Rosenberg. In pochi minuti potrai ottenere un’indicazione del tuo grado di fiducia in te stesso e, se lo desideri, potrai parlare con un professionista per approfondire il risultato.
Hai domande o hai scoperto di avere un’autostima bassa? I nostri psicologi possono aiutarti a costruire una relazione più sana con te stesso. Compila il questionario di ingresso e ti abbineremo a un professionista che fa per te.

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